Sicuramente perché sono prodotti nel rispetto dell’ambiente, del consumatore e degli stessi agricoltori, inoltre possiamo dire che i preparati biodinamici permettono alla vigna di esprimersi meglio, portando sul piano materiale le forze che fanno vivere il suolo e che stanno dietro la fotosintesi. La fotosintesi è sostanzialmente la trasformazione di un mondo intangibile in un mondo tangibile, la luce e il calore diventano materia, legno, uva. La biodinamica permette una buona incarnazione. Se un’uva è ben incarnata troveremo nel mosto un equilibrio di forze e informazioni che fanno in modo che in cantina ci siano poi poche cose da fare.
La vinificazione naturale
Esistono due categorie di vino, nella prima la lingua della vigna (cioè il legame con il suolo e con l’atmosfera) è stata rovinata dalle molecole di sintesi con un conseguente avvelenamento della linfa ad opera dei prodotti sistemici, la distruzione della vita del suolo e del lavoro delle radici. Questo approccio dona un raccolto atipico e disinformato, in cantina si farà un buon vino non marcato dal suo luogo d’origine e in cui la tecnologia permette di correggere tutti i parametri, dagli aromi al colore del vino. La seconda categoria è quella dei vini della vigna, quelli in cui la vigna può parlare e in cui in cantina si interviene minimamente, tutto si svolge secondo la qualità del luogo, del terroir. Il vino sarò più o meno grande, ma sempre emozionante. Di questi vini il mercato non saprà dire “buono” o “cattivo” ma dirà che è un vino vero.
Fare agricoltura seguendo il metodo biodinamico ha reso possibile vedere il processo produttivo con occhi diversi. Portare a maturazione uve più equilibrate e prive di sostanze chimiche di sintesi ci ha spinto a cercare un metodo di vinificazione che ne conservasse fedeli ed integre le caratteristiche. È così che, di anno in anno, abbiamo iniziato ad eliminare i coadiuvanti enologici come gli enzimi, i tannini ed i lieviti selezionati.
Le uve vengono raccolte a mano in piccole cassette per evitare che possano rovinarsi durante il trasporto. All’arrivo in cantina sono diraspate e da questo momento ogni vasca segue il suo corso senza vincoli di protocollo prestabiliti, senza aggiunta di lieviti selezionati ed altri additivi ad eccezione, se lo riteniamo necessario, di minime dosi di solfiti. Il nostro ruolo è diventato così quello di interpreti sensibili che, grazie alle conoscenze moderne, possono gestire in modo non invasivo le fermentazioni, regalando al consumatore vini autentici ambasciatori del territorio, nati da un processo esclusivamente naturale.
Certificazioni
Partecipiamo inoltre alla vita di numerose associazioni impegnate nello sviluppo e nella promozione dei metodi di agricoltura biologica e biodinamica come ad esempio: